Anno:
2002
Editore:
De Arbeiderspers 2002 (NL)
Open Letter 2009 (US)
Lingua:
olandese
inglese
Premi:
Premio Anton Wachter
Premio Gerard Walschap
Nomine:
Premio per il migliore esordio in prosa

RUPERT
UNA CONFESSIONE

Rupert è stato accusato di un crimine terribile e la sua difesa immaginaria inizia la notte in cui ha incontrato l’amore della sua vita, Mira. Di volta in volta, incredibilmente onesto, incredibilmente divertente e chiaramente scardinata, la difesa di Rupert include battute sull’insulto adeguatamente formato e uomini che indossano maglioni comodi. Visita anche i siti di memoria di Rupert e Mira, l’affare di breve durata: il suo appartamento, i loro caffè e ristoranti preferiti e le piazze della città.

Con ogni storia che Rupert attribuisce a questi luoghi la sua difesa diventa un po’ più bizzarra, mentre lui diventa sempre più convinto che la sua innocenza sia fuori dubbio. Quando raggiunge la fine della sua difesa, consegnando il colpo decisivo contro i suoi accusatori e descrivendo la scena del crimine, la piena profondità della depravazione di Rupert viene finalmente rivelata.

Rupert: una confessione è un monologo brillantemente composto che espone pienamente – nonostante la deviazione e le bizzarre rivelazioni del suo narratore – il funzionamento più intimo di una mente confusa. Ricordando Neil LaBute in The Company of Men, Rupert: una confessione è allo stesso tempo offensivo, divertente e avvincente, e serve come una perfetta introduzione a uno dei più talentuosi e controversi scrittori al lavoro in Olanda oggi.


Anno:
De Arbeiderspers 2002 (NL)
Open Letter 2009 (US)
Editore:
De Arbeiderspers 2002 (NL)
Open Letter 2009 (US)
Lingua:
olandese
inglese
Acquista:
Estratto:

“Frenetico nella sua immaginazione, insolitamente vivace, meravigliosamente lirico e, inoltre, inaspettatamente intenso quando le perversioni sessuali dell’eroe colpiscono la pagina. Un piacere da leggere.”

—NRC Handelsblad (Amsterdam)

“Rupert è un’opera d’arte sorprendente. Sorprendente nella sua forza immaginativa, il suo concetto avventuroso e il suo epilogo altrettanto audace. . . . Uff, che lingua, che libro. Ilja Leonard Pfeijffer è uno scrittore da amare.

—Elsevier

“Questo romanzo appartiene alla tradizione della letteratura classica che è in linea di principio autoreferenziale. . . . Rupert è una variante giocosa, eccezionalmente arguta e ironica di questo.”

—Telegraaf (Amsterdam)